MASSIMO VIGNELLI

MASSIMO VIGNELLI

Nasce il 10 gennaio del 1931, a Milano. Fin da giovane studiò design e architettura, presso il Politecnico di Milano e all'università IUAV di Venezia. Infatti a Venezia ebbe modo di lavorare e realizzare dei lampadari in vetro soffiato, che furono considerati i suoi primi lavori di design, grazie a Paolo Venini presso Venini Glass. Realizzò questi lavori tra il 1950 e il 1960, tutt'ora sono pezzi da collezione amati e ricercati nel mercato.

Nel 1957 sposò Lella, la sua moglie fidata e orgogliosa di lui, e insieme si trasferiscono negli Stati Uniti. Visse in America qualche anno in cui ricevette un lavoro da un azienda nel Massachusetts, che però venne criticato come "Troppo moderno". Tuttavia l'anno successivo gli fu offerta una cattedra come docente presso l'IIT Institute of Design, quindi si trasferì per qualche anno a Chicago in cui insegnò design. Nel 1960 Vignelli fu costretto a rientrare in Italia per la scadenza del suo visto personale, in questo periodo lavora per Olivetti, Pirelli e Xerox.

Dopo questi anni passati in Italia alla fine del 1964 torna negli Stati uniti con l'idea di creare uno studio internazionale, lui e i suoi soci riuscirono a realizzarlo nominandolo Unimark International. Questo suscitò molta innovazione e riuscì così a crescere in fretta riuscendo ad avere sedi in tutto il mondo. In questi anni lui lavorò per molte associazioni come Ford (1965), American Airlines (1967), Knoll (1972) e molte altre aziende statunitense.

 

Sempre all'Unimark International Vignelli lavorò per la realizzazione della sua più famosa e celebre opera che ebbe mai realizzato nella sua vita e si tratta della mappa della metropolitana di New York e di tutta la sua segnaletica stradale. Denominata anche come "il Labirinto", per il suo caotismo e per la sua complessità, la metropolitana newyorkese era denominata così per il suo disordine nelle linee dei treni che si intrecciavano fra di loro.

Massimo riuscì a organizzare tutto ciò realizzando una mappatura ordinata e precisa nel design: utilizzando colori diversi per ogni linea che si intrecciava con altre, con colori vividi e accesi rendendoli identificabili, organizzando alla perfezione ogni segnaletica della metropolitana. Ci riuscì utilizzando una sola forma di comunicazione principale, cioè l'utilizzo di una font semplice e efficace che riuscisse a trasmettere ordine in quel caotico disordine.

Per questo lui scelse L'HELVETICA. Questa font rivoluzionaria senza grazie era considerata in quegli anni fuori dagli schemi, ideata nel 1957 da Max Miedinger, fu fin da subito una font necessaria e innovativa per il design di quell'epoca perchè riusciva alla perfezione a trasmettere professionalità ,eleganza e semplicità. La mappa è molto premiata da tanti designer per la sua estrema purezza e chiarezza dell'informazione che deriva dal suo spazio astratto e dal suo brillante uso della geometria.

Nel 1971 ,con la moglie Lella; lascia la Unimark International e fonda a New York, la sua azienda privata nominandola Vignelli Associates. In questi anni Vignelli lavora per moltissime aziende internazionali ma ricordiamo soprattutto l'azienda italiana Rai che lo contattò per la realizzazione del nuovo logo per il telegiornale (il TG2), utilizzato tutt'ora. Negl'anni Vignelli riceve molti premi e attestati per il suo tributo al design e alla grafica.

Lui fu uno dei pionieri di queste materie infatti ha scritto le prime pagine sul grapich design dettando le prime regole e i primi principi che saranno seguiti dalle nuove generazioni di grafici e designer. Lui è un maestro di vita e un grapich designer senza eguali che ha reso la grafica ciò che è tutt'ora. Muore nel suo appartamento di New York il 27 maggio 2014, all'età di 83 anni.

 "If you can design one thing, you can design everything."

 

Cesare Menegon