A.G. Fronzoni

«La mia ambizione non è progettare un manifesto, è progettare uomini.»

Angiolo Giuseppe Fronzoni nasce a San Mommè in un paesino nel comune di Pistoia il 5 marzo 1923. 

La sua lunga e intensa carriera si snoda tra architettura, design, comunicazione visiva e didattica. Ha realizzato tutte le sue opere e la sua stessa esistenza all'insegna dell'equilibrio formale e della geometria come fonte di ispirazione. La sua ricerca originale e inflessibile ha spaziato in tutti i settori articolando una filosofia "minimalista" basata sulla sintesi e sulla sottrazione che trova nella frase di Mies van der Rohe "Less is more" lo spunto che ha reso il suo pensiero profondamente razionalista. 

La filosofia di Fronzoni è riassunta dalle sue semplici ed efficaci parole: “Mirare all’essenziale, eliminare ogni effetto superfluo, ogni inutile fioritura, elaborare un concetto su basi matematiche, intorno ad un’idea fondamentale, ad una struttura elementare, evitare con accanimento sprechi ed eccessi.”


Poster Fontana   |  100×70 cm  |  1966  

l poster più famoso di Fronzoni. È il compimento stesso dell'arte di Lucio Fontana nella tipografia. Progettato per una mostra alla Galleria La Polena, Genova.

I lavori di Fronzoni sono tutti, o quasi, monocromatici e non “in bianco e nero”. Le sue opere sono il risultato di un processo che riduce all’essenzialità e che si manifesta in questa scelta tipografica. Il vuoto e il pieno nei suoi manifesti si uniscono e si scontrano in continua competizione, fino a fondersi in un’unità finale. Nel suo lavoro progettuale è presente la scoperta della riunificazione dello spazio visivo nella sintesi; il vuoto esiste perché evidenzia ciò che è pieno.

   Serie '64  |  Serie di mobili  |  1964

Costituita da tavoli, sedie, letti e divanetti rettangolari e quadrati e da strutture portanti in metallo, realizzati per l'azienda di arredi Cappellini, è il simbolo del minimalismo nello stile del designer pistoiese.

 Nei suoi progetti ricerca ogni elemento che stimoli l'osservatore a non essere passivo: avvicinarsi, girare i fogli, unire le pagine, ad "agire" con il proprio senso critico e l'immaginazione. È importante progredire con la trasgressione.