Lucio Fontana

"Il buco è l’inizio di una scultura nello spazio. I miei non sono quadri, sono concetti d’arte." Questo è ciò che dice Lucio Fontana noto pittore e scultore italiano; argentino di nascita fonda il movimento spazialista nel secondo dopoguerra.

Lucio Fontana in una fotografia dell'epoca

Nel movimento spazialista l’arte viene collegata alle scoperte scientifiche e viceversa, le invenzioni, una poetica artistica che celebra il "mezzo" e la sua evoluzione, diventano esse stesse atti artistici. I pittori spazialisti non hanno come priorità l’immagine pittorica in sè, bensì affrontare attraverso l'opera d'arte il problema della percezione onnicomprensiva dello Spazio. La presa di coscienza dell'esistenza di forze naturali nascoste come particelle, raggi, elettroni premeva con forza incontrollabile sulla "vecchia" superficie della tela. Tali forze troveranno lo sfogo definitivo nel rivoluzionario gesto di Fontana, che bucando e tagliando la superficie del quadro, fece il passo finale di distacco dalla "vecchia" arte verso la nuova arte spaziale creando effettivamente un "continuum" tra Spazio (tela tagliata) e Tempo (il gesto istantaneo del taglio).

CONCETTO SPAZIALE - FONTANALucio Fontana - Concetto Spaziale

Nel 1948 Lucio Fontana, firma un nuovo Manifesto (alla fine i manifesti spazialisti saranno sei), con Giorgio Kaisserlian, Beniamino Joppolo, Milena Milani e Antonino Tullier. Negli anni seguenti questi artisti porteranno i principi dello spazialismo in Europa affiancati dall'americano di origine russa Mark Rothko, appartenente alla "Scuola del Pacifico", che svilupperà una sua teoria spaziale con richiami all'infinità energetica di Klein.
In seguito al Movimento Spazialista si avvicinano artisti come Alberto Burri, Roberto Crippa, Mario De Luigi, Ennio Finzi, Virgilio Guidi, Gino Morandis, Tancredi Parmeggiani, Giuseppe Santomaso, Atanasio Soldati, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Luigi Veronesi.

Il movimento Spazialista non ebbe uno sviluppo molto omogeneo, ma fu caratterizzato dalla figura carismatica di Lucio Fontana, riconosciuto padre dello Spazialismo, mentre il resto degli artisti aderenti al Movimento prosegue nell'applicazione degli intendimenti dello Spazialismo in sostanziale autonomia con forti intenti promozionali comuni, ma studiando tecniche diverse. In molti di loro è evidente la coesistenza delle poetiche informali e gestuali, accanto ai principi spazialisti.


Lucio Fontana - Struttura al Neon

Le maggiori opere di Fontana e dei pittori spazialisti sono conservate al Museo del Novecento di Milano. Il museo - inaugurato al pubblico il 6 dicembre 2010 - nasce con l’intento di diffondere la conoscenza dell’arte del Novecento e di consentire una migliore e più ampia visione delle collezioni che Milano ha ereditato nel tempo. Accanto all’attività espositiva, il museo è impegnato nell’opera di conservazione, studio e promozione del patrimonio culturale e artistico italiano del XX secolo con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico ampio e trasversale.

Palazzo dell'Arengario - Milano