Codex Albertinvs - il gioco dei Tarocchi


Il gioco dei Tarocchi 

- Sui Tarocchi ci sono innumerevoli libri e scritti che raccontano la loro storia, il significato e l’uso di queste carte che risale a tempi remoti, forse addirittura creati dagli antichi Egizi. La leggenda dice che fu il dio egizio Thot ad inventarli. Dalle mie letture, i tarocchi sembrano essere un'evoluzione del gioco delle carte o il contrario. In realtà, queste “Carte” furono adoperate come gioco per predire il futuro, per intenti divinatori e didattici. Alcuni ritengono che la pratica della cartomanzia, o divinazione con le carte, risalga ad almeno il XIV secolo in Europa, attraverso la Turchia, e che i tarocchi sarebbero emersi nel XVII secolo e poi di moda con la cultura popolare nel nuovo secolo con gli anni '70 complice la diffusione tramite l'editoria ed il cinema.
La forte attrazione che queste immagini hanno esercitato nei secoli ha colpito tutti a partire dai grandi artisti che si sono cimentati nel disegnare interpretando a loro modo le figure dei Tarocchi. Da Leonardo Da Vinci a Renato Guttuso i maestri dell’arte hanno dipinto le 22 carte del mazzo di carte dei tarocchi.


Come nasce il Codex Albertinvs
I Tarocchi disegnati da me disegnati, nascono nel 2015 per un complesso di “casualità” mi conducono ad una esposizione d’Arte a Roma dal titolo "Divinazione" presso la Galleria StudioRa, in cui presentai queste "Lame". Dopo tale occasione questi Tarocchi, che erano stati dipinti su tavole di legno di circa 35x70 cm, vennero appesi ad una parete (dove sono ancora) nel vano scale di casa mia.
Fu l'amico Massimo Perseghin a notare i Tarocchi e rimanendone affascinato ne parlò con Thomas Toderini dei Gagliardis dalla Volta, il quale, operatore olistico e appassionato di varie discipline esoteriche dalla cartomanzia, alla radiestesia, alla numerologia, all’astrologia e così via, intuì che questi Tarocchi potessero prendere forma. Dopo lunghe meditazioni e discussioni a tre, abbiamo finalmente avuto l’idea di materializzare questi Tarocchi in questa nuovissima pubblicazione: 24 carte supportate da un libretto di istruzione ed un packaging che li raccoglie caratterizzato dalla raffinata lamina in oro e dal mio profilo incastonato (ah, ah, ah!). Personalmente, come "artista", ho voluto contestualizzarli e ironizzare sulla loro simbologia prendendo spunto dal contemporaneo (vedi ad esempio la carta/lama dei due papi; nemmeno Nostradamus avrebbe mai pensato ad un tempo storico, diverso da Avignone, dove ci fossero stati due papi). Anch'io, come molti altri artisti, sono sempre stato affascinato dallo loro iconografia e dal loro significato simboloco. In particolare mi ha sempre affascinato il legame storico che ci potrebbe essere stato tra i "Trionfi" del Petrarca e il gioco del trionfo (Il Trionfo è la variante emiliana del Madrasso. È un gioco di carte tipico della provincia di Ferrara e zone limitrofe). Il Tarocco come gioco di interpretazioni libere e soprattutto un motivo di interrelazioni personali, come lo è appunto qualsiasi gioco; non dimenticandosi che come tale deve essere sempre un divertimento, un serio divertimento. Interessante è anche l'aspetto psico-genealogico del regista surrealista e artista del famoso film "La Montagna Sacra" Alejandro Jodorowsky (che ha ispirato una delle mie carte) che dice “Quando qualcuno verrà da me chiedendo se troverà l'amore della sua vita, io non potrò dirgli se succederà, ma sicuramente gli spiegherò perchè non lo ha trovato” e che utilizza un suo metodo di lettura che chiama psicomagico o psico-genealogico. Per artisti come il regista surrealista Jodorowsky i tarocchi "ti insegnano a creare un anima". L'artista dichiara che il suo studio su questa simbologia, non lo porta al soprannaturale, ma all'atto creativo.

In questo mio progetto, oltre ad aver disegnato le tavole su legno con i colori acrilici ho curato anche tutta la progettazione grafica. Personalmente ritengo la libertà di interpretazione condita da un po' di ironia e voglia di giocare, il mio atto creativo e interpretativo.
L'interpretazione invece più "seria" di questi tarocchi e i testi sono stati scritti da Thomas Toderini dei Gagliardis dalla Volta e potete trovarli a questi indirizzi:
https://www.lafeltrinelli.it/libri/thomas-toderini-gagliardis-dalla-volta/codex-albertinus-tarocco-esoterico-matteo/9788827859902

https://www.amazon.it/Albertinus-tarocco-esoterico-Matteo-Albertin/dp/882785990X

https://books.google.it/books/about/Codex_Albertinus_Il_tarocco_esoterico_di.html?id=oiiKvwEACAAJ&redir_esc=y

 


Recensione di Gustavo Orlando Zon per 7bello - Cartagiocofilia http://www.7bellonline.it/base/Inizio.html

"CODEX ALBERTINUS. Formidabile new entry nel mondo della cartagiocofilia, questi raffinati tarocchi (24 arcani) opera di Matteo Albertin, e minuziosamente interpretati (rectìus: spiegati ai profani) da Thomas Toderini dei Gagliardis Dalla Volta nel prezioso libretto che accompagna il gioco, al quale rinvio e che non abbisogna certo di integrazioni: mi limito quindi ad esprimere sincero apprezzamento non solo per la modernità e lo stile del disegno, e per la cifra dell'artista, ma anche con riguardo agli innumerevoli “deja-vu” culturali evocati dalle carte. Qualche esempio? Nell’Arcano I, intitolato a “La Montagna Sacra”, è agevole cogliere un omaggio a Jodorowsky; ma ci sono anche Edward Münch e la Torre di Babele, con un pizzico di simbolismo massonico. L’Arcano VII è dedicato alla “Pausa Caffè”, perché pure Matteo, dopo aver tanto faticato nella creazione di ben sei magnifici arcani, sentì all’evidenza il bisogno di uno stacco: fatte le debite proporzioni, il remind biblico è palese. L’Arcano XVI? Chissà dov’é finito il triciclo. L’Arcano XXII -sbaglio?- mi fa tornare alla mente un vecchio canto goliardico degli universitari padovani: “din don, campane a martéo, fora le strasse e …” e qui però mi fermo, in quanto il verso seguente non è proprio da educande, ma la felicità è spesso questione di attimi, giusto festeggiare quando arriva. Infine Zero, “La Rinascita” della fenice, mito che da sempre suscita i sentimenti più elevati, ed è a sua volta palestra di interpretazioni mille e millanta … Ora, la parola ai tarocchi! Con un caloroso grazie a Matteo ed a Thomas: continuate la strada intrapresa, perché abbiamo bisogno di persone come voi. Chapeau."